Ritenzione idrica: le cause e come combatterla

Soffrire di edema, più comunemente indicato come ritenzione idrica, non è un problema solo femminile. È una condizione che si verifica quando l'organismo immagazzina acqua che non vuole o non riesce a eliminare.

 

PERCHE' AVVIENE 

A volte sia l’epatocita che i reni risultano affaticati da stress tipici o psichici come farmaci (antibiotici, antinfiammatori ecc.), tossine ed errata alimentazione. Ciò può essere una concausa nella difficoltà a smuovere i fluidi in eccesso ma la genesi della questione è decisamente multifattoriale:

  • dieta squilibrata;
  • infiammazione;
  • cattiva circolazione;
  • disequilibrio ormonale.

Cibo spazzatura, residui chimici, inquinamento, farmaci, stress, possono avere un'importante responsabilità: ecco perché è fondamentale idratare l'organismo affinché si diluisca la concentrazione di tossine presenti, favorendone l'espulsione.

 

IL SISTEMA LINFATICO 

Fondamentale nella difesa contro virus, batteri ed elementi tossici, ma anche nel trasporto ormonale e nell'evacuazione di scorie e rifiuti cellulari. Compressione vascolare e sedentarietà, oltre a una predisposizione genetica, spesso favoriscono il ristagno della linfa nei tessuti, e di conseguenza la difficoltà nel trasportare le sostanze di scarto ai gangli linfatici per essere eliminate. 

 

COSA FARE

  • Bere;
  • diminuire il sale ma senza eliminarlo del tutto;
  • evitare grassi trans, saturi o gli shortening (materia grassa di origine animale come il burro o lo strutto o un grasso vegetale, utilizzati come ingrediente nella pasticceria, nella produzione di pane e di altri alimenti) sempre più presenti sulle nostre tavole. 

 

Utile mantenere un buon apporto proteico da fonti magre e non lavorate, escludendo sopratutto un eccesso di zuccheri semplici e farine raffinate. L’attività fisica regolare è un cardine per una buona prevenzione organica, limitando l'assunzione di sostanze nervine e gestendo al meglio lo stress. Anche i massaggi specifici hanno la loro valenza.

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