Sport di endurance a 360 gradi: obiettivi e benefici

Di Nicola Camera

Parliamo di sport di endurance, ad esempio il triatlon o le gare ciclistiche di lunga durata, che richiedono sedute di steady state training. Spesso si pensa solo a uno sforzo fisico a sfinimento e a una introduzione di alimenti per soddisfare il fabbisogno energetico, ma bisogna tenere conto anche di altri obiettivi:

- Avere un’energia esplosiva;

- Avere una maggiore resistenza;

- Lucidità costante;

- Recuperi abbreviati;

- Sonno ristoratore;

- Prevenzione infortuni e malattie;

- Riduzione massa grassa;

- Aumento della massa magra.

 Il ruolo della dieta nell’endurance

 La prestazione sportiva è influenzata dal tipo di dieta abituale, infatti un'alimentazione non bilanciata se protratta nel tempo influenza negativamente la performance atletica, soprattutto negli sport di endurance.

 Nella mia esperienza ho riscontrato che una regolarità nel nutrirsi correttamente offre allo sportivo due vantaggi:

- Miglioramento prestazione fisica, abilità tecniche e lucidità mentale;

- Acquisizione di corrette abitudini alimentari da conseguire negli anni futuri.

 

Il fabbisogno energetico non si basa solo su calcoli teorici o tabelle preformate, ma in realtà le variabili sono moltissime, sia oggettive (età, sesso, peso, allenamento...) sia soggettive (quota, temperatura, umidità, tipo e intensità dello sforzo). In questo contesto è importante affidarsi a professionisti come medici dietologi o nutrizionisti, per capire meglio come gestire sport e alimentazione.

Non tutti gli allenamenti hanno la stessa intensità, quindi l’alimentazione dovrà essere calibrata opportunamente per momenti di carico o intensi e giorni di “scarico” come viene spiegato bene in questo articolo. Un professionista, come un medico dietologo o un nutrizionista, considera volta per volta in base alle sensazioni dell’atleta in allenamento, in gara, durante il recupero, per come digerisce, per la sua prontezza mentale anche al termine di duri allenamenti … Tutto questo per valutare se aumentare o diminuire le calorie oppure cambiare la tipologia di alimenti, sempre considerando gli obiettivi.