Quanta acqua bere al giorno: l’importanza della corretta idratazione

Di Giuseppe Di Carlo

Siamo fatti di acqua: quanto è importante l'acqua per il corpo umano?

Siamo fatti di acqua al 98%. Il che significa che se beviamo un bicchiere d'acqua rischiamo seriamente di annegare.”

 Steven Wright

Nessuno può vivere senz'acqua, lo sappiamo.

Ma perché, d'estate e quando fa caldo, il nostro organismo ci dice che ha bisogno d'acqua, facendoci provare la sensazione della sete più spesso che durante i mesi freddi?

Quando fa caldo, per mantenere costante la temperatura del nostro corpo attorno ai 36,5 °C, il nostro corpo suda. E sudando perde liquidi, ossia acqua e sali minerali.

Se il nostro organismo (cioè le nostre cellule) non contiene la giusta quantità di acqua, molte reazioni chimiche essenziali alla vita (spesso favorite dalla presenza dei sali minerali)

funzionano male, oppure si bloccano addirittura.

 

Le funzioni dell’acqua nel corpo umano

 

Pensa: circa i 2/3 del nostro corpo sono formati di acqua.

Questo prezioso liquido serve, per esempio, per trasportare il nutrimento alle cellule (attraverso il sangue) e per portare fuori dall’organismo gli elementi non più utili (con le urine).

 

Sotto forma di sudore, infine, l'acqua regola la temperatura corporea perché, evaporando, aiuta a mantenerla costante (altrimenti avremmo la febbre, oppure moriremmo congelati!).

Ecco perché d'estate beviamo di più!

Con il sudore eliminiamo molta più acqua di quanta ne eliminiamo alle basse temperature, ossia quando non sudiamo (tanto).

Dunque, il nostro perfettissimo organismo ci dice che quel liquido va reintegrato, e ci fa provare la sensazione della sete.

 

Quanta acqua è presente nel corpo umano: le variabili e i numeri

 

C’è da dire però che rispondere alla domanda «quanta acqua c’è nel corpo umano» non è poi così banale perché la percentuale varia in base alla fascia di età, al sesso, e al rapporto tra massa muscolare e grassa.

Nelle donne per esempio, a parità di età, la percentuale di acqua in genere è minore perché in media è maggiore il tessuto adiposo, che è povero di acqua. Per lo stesso principio anche una persona obesa ha meno acqua. L’anziano, per una serie di cambiamenti fisiologici che si verificano con l’avanzare dell’età ha un minore quantitativo di acqua nell’organismo e un rischio maggiore di disidratazione.

 

Fatte queste premesse si può parlare di stime, ma ogni individuo è diverso dall’altro.

Per un adulto dunque, in media, la percentuale di acqua è all’incirca il 60%-65% della massa corporea, dato che cala di qualche punto percentuale nelle donne. Ma, come detto, il valore tende a diminuire con l’avanzare dell’età: nell’anziano cala al 50% e i centenari sfiorano addirittura il 40%. Al contrario, nel neonato è intorno al 77%.

L’unica fase della vita in cui la percentuale di acqua si avvicina al 90%,è quella embrionale.

Addirittura l’embrione di un mese è composto al 94% di acqua.

 

La distribuzione dell’acqua nell’organismo

Negli organi e tessuti presenti nell’organismo umano, infine, l’acqua non è equamente distribuita: nell’occhio, nei polmoni e nel cuore è presente in elevate percentuali, che si aggirano intorno all’80%, mentre nelle sostanze adipose le concentrazioni sono molto più modeste, inferiori 10%.

 

Perché bere tanta acqua?

 

L’acqua riveste un ruolo fondamentale nell’organismo umano e, come viene già spiegato nelle scuole elementari, è un elemento necessario al corretto mantenimento delle funzioni vitali.

L’acqua è coinvolta in quasi tutte le funzioni del nostro corpo, per questo la sua presenza viene mantenuta pressoché costante: quando comincia a mancare acqua interviene il meccanismo della sete, mentre in caso di eccessi l’espulsione avviene velocemente attraverso le urine o l’aumento della sudorazione.

Il nostro organismo sopporta variazioni di acqua molto limitate, ed è possibile restare senza bere solo per pochissimi giorni, mentre il digiuno alimentare può essere più prolungato.

 

Quanta acqua deve bere uno sportivo?

 

La quantità di acqua da bere per uno sportivo aumenta per compensare le perdite dovute alla sudorazione durante l’allenamento o la gara.

Il fabbisogno di acqua infatti è la quantità necessaria a compensare entrate e uscite di liquidi per mantenere l’equilibrio idrico, una costante fondamentale per la salute del nostro organismo, non solo a livello di performance mentali e fisiche, ma anche di funzionalità cardiaca, respiratoria, renale e molto di più.

In linea di massima una persona che pratica un’ora di sport, in un ambiente a temperatura moderata e che pesa all’incirca 70 kg può arrivare a integrare fino a 3 litri di acqua nell’arco della giornata.

Nello specifico si consiglia di:

  • bere almeno 500 ml di acqua nelle due ore precedenti l’attività;
  • da 6 a 12 ml/kg/h durante la performance (allenamento o gara);
  • almeno 1,5 litri dopo l’allenamento.

Inoltre, chi pratica attività sportiva in modo regolare dovrebbe sempre mantenersi idratato, anche quando non si allena, bevendo almeno 3 litri di acqua al giorno meglio

se suddivisi nell’arco della giornata in intervalli di assunzione di 150-200 ml.