Aminoacidi, cosa sono e a cosa servono

Gli aminoacidi sono l'unità strutturale primaria delle proteine. Quindi le proteine sono composte da “mattoncini” di aminoacidi e ogni volta che assumiamo una proteina questa viene scissa in AA. Ovviamente ogni tipo di proteina (animale, vegetale ecc) ha una sua determinata sequenza di AA e anche se la tecnologia ci permette di avere diverse lavorazioni e biodisponibilità (esempio dalle proteine del siero del latte possiamo avere proteine isolate, concentrate, idrolizzate) se un determinato AA non è presente nella proteina di partenza non lo si potrà avere neppure negli AA ricavati da quella proteina. 

La biotecnologia ha però permesso di avere gli AA singoli e di potere quindi utilizzarli per le potenzialità di ciascuno oppure “assemblare” 2 o più AA per creare una particolare efficacia o stimolazione. 

 

 

BCAA, aminoacidi ramificati

I primi e più famosi sono stati i BCAA, con diversi rapporti fra la Leucina e gli altri 2 (Isoleucina e Valina). I BCAA (o aminoacidi ramificati) hanno un notevole potere anabolico ma possono avere anche una funzione pro-energetica. Anche secondo i momenti di assunzione i BCAA possono avere: funzione energetica (prima), anticatabolica (durante) o plastica/anabolica (dopo la prestazione). 

I BCAA sono ancora oggi al centro delle preferenze degli sportivi (sia di endurance che di “resistance” training) ma certamente l’interesse si sta spostando verso i POOL di AA, sia composti da AA essenziali (non sintetizzabili dal corpo) che di mix con AA non essenziali. Non esistono linee guida assolute ma scuole di pensiero e, soprattutto, studi per orientare una formulazione verso una determinata efficacia piuttosto che un’altra.

 

AA essenziali

Una formulazione di AA essenziali può certamente essere un ottimo booster dell’anabolismo proteico e del recupero. Da uno studio pubblicato su J Appl Physiol risulta evidente come l’assunzione di un pool di AA essenziali (10 g), dopo allenamenti di potenza, aumenti il potere anabolico molto più che l’assunzione di proteine del siero o di BCAA + carboidrati. Sulla formulazione più efficace per la composizione di un pool sono tuttora aperte molte discussioni fra cui anche la possibilità di comporre un POOL non solo fra gli AA essenziali ma anche utilizzando AA non essenziali però con spiccate attività biologiche. Risultano difatti ben evidenti le prove di efficacia di alcuni di questi singoli AA. 

 

AA non essenziali

Fra questi utile ricordare la glutammina che passando la barriera ematoencefalica ha un importante ruolo per la concentrazione e la fatica. Quest’ultima ha inoltre proprietà anticataboliche, favorisce il recupero e aumenta il volume cellulare: giocando un ruolo centrale nell’idratazione intracellulare, migliorando il metabolismo proteico e creando migliori condizioni per la sintesi di nuovo tessuto muscolare. 

Altro AA spesso presente nei pool è la tirosina che è alla base per la produzione di alcuni neurotrasmettitori: principalmente dopamina e norepinefrina, due neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dello stimolo muscolare e dell'appetito. Supportando la produzione di neurotrasmettitori, la tirosina può essere utile, assunta prima dell'attività sportiva, per favorire la concentrazione mentale e la determinazione.

Altra menzione, tra gli AA non essenziali e spesso presenti nelle formulazioni (ma altamente efficaci anche presi singolarmente), è l’arginina: attiva nello stimolare il rilascio dell'ormone della crescita (GH) e nel recupero dopo l'attività sportiva. 

Un elevato livello naturale di ormone della crescita può facilitare la diminuzione dei tessuti adiposi, può accelerare la costruzione muscolare e può dunque migliorare il recupero. 

 

L’Ossido Nitrico

L'Arginina inoltre, tramite la conversione operata dall'enzima NO sintetasi, viene convertita in Ossido Nitrico. L'ossido nitrico incrementa il flusso sanguigno ai muscoli, migliorando il trasporto di ossigeno e altri nutrienti. Un incremento del flusso sanguigno crea un effetto di pompaggio sui muscoli, simile a quello che si ottiene dopo un allenamento, l'effetto pompaggio è sempre unito ad un aumento del volume muscolare. L'incremento di trasporto dei nutrienti crea delle condizioni favorevoli alla formazione di nuovo tessuto muscolare. L'ossido nitrico (NO), incrementando il flusso sanguigno e il trasporto di nutrienti, favorisce anche il completo recupero dopo intensi allenamenti.

 

Perché gli AA sono importanti?

Importante ricordare come comunque l’importanza degli AA essenziali sia altamente funzionale anche come integratore “arricchitore” dell’alimentazione, essi sono estremamente utili per completare pasti poveri di proteine nobili ma anche per spuntini veloci, magari fatti solo con un frutto e dove la presenza di AA essenziali dà una valenza anticatabolica. Poi da non dimenticare come una costante presenza di AA essenziali eviti l’innesco del processo legato aminoacido limitante, cioè quell’aminoacido la cui carenza provoca l’incapacità di portare a termine una sintesi proteica. Oppure quell’aminoacido che nel complesso del contenuto AA di una proteina ne limita l’equilibrio. Quindi la presenza di AA essenziali evita che si inneschi questo pericoloso fattore limitante. 

 

Nuove frontiere dell’integrazione di aminoacidi

Ultimamente la tecnologia (anche legata ai grandi progressi dell’idrolisi) ha permesso di tagliare le catene proteiche in punti specifici creando i cosiddetti Peptidi Bioattivi. Con questa definizione si potrebbero chiamare quei peptidi che potrebbero essere la nuova frontiera, non solo per lo sport ma anche per la salute. 

Gli studi avanzati di tecnologia sull’uso degli enzimi, sulla proteomica, sulla fermentazione microbica, consentiranno di scoprire nuove frontiere per i peptidi che potrebbero arrivare a stimolare l’espressione genica. 

I peptidi detti “bioattivi”, sono composti da pochi aminoacidi che, oltre ad avere un valore dal punto di vista nutritivo, esercitano anche un'attività biologica sull'organismo. I peptidi bioattivi possono infatti legarsi a recettori delle cellule che regolano specifici processi metabolici.  Questo significa che quel determinato peptide è attivo in modo selettivo su recettori che si trovano in diversi siti dell’organismo. Poiché una proteina generi peptidi bioattivi deve già contenerne la sequenza aminoacidica nella sua sequenza primaria; se nella proteina sono presenti più sequenze di peptidi bioattivi, la proteolisi potrà liberare più peptidi che saranno in seguito selezionati. E’ proprio in questo settore che si potrebbe generare un grande campo di ricerca per il quale siamo all’inizio. 

C’è anche una tecnologia che lega gli aminoacidi liberi ai peptidi (solitamente del siero di latte), formando amino peptidi, questa forma sembra fornire una maggiore attività, sia rispetto alle normali proteine, sia agli aminoacidi in forma libera. Questo ha creato un nuovo filone dell’integrazione aminoacidica legato a tutte le varie PEP FORM. 

Gli aminoacidi sono e saranno uno di pilastri non solo dell’integrazione sportiva ma anche delle possibilità legate alla salute e a tutta la crescente sensibilità legata all’anti-aging.