Dieta senza carboidrati: i rischi

Di Federico Taverna

I carboidrati, o glucidi, sono, oltre che alimenti base della natura umana,  elementi fondamentali nella dieta mediterranea: essi costituiscono la principale fonte energetica dell’organismo nonché una componente importante della struttura delle cellule.
In natura sono parte dei prodotti di origine vegetale (ne sono ricchi soprattutto i cereali) e, nonostante siano un gruppo di nutrienti piuttosto vario, la maggior parte dei carboidrati assunti con la dieta viene poi trasformata attraverso la digestione in glucosio, utilizzato dalle cellule come fonte di energia.

 

Dal punto di vista alimentare, è utile suddividere i carboidrati in semplici e complessi: tra i primi, oltre al glucosio, troviamo anche il fruttosio (lo zucchero della frutta), il lattosio (lo zucchero del latte) e il saccarosio (il comune zucchero da tavola). I carboidrati complessi comprendono invece l’amido (presente soprattutto nei cereali e nei loro derivati, nei tuberi e nelle patate), più altri componenti che formano la fibra (la frazione degli alimenti vegetali che il nostro organismo non riesce a digerire e che è fondamentale per la salute del nostro sistema digerente).

 

 

Eliminare i carboidrati dalla dieta: pro e contro

Rinunciare a pasta, pane e pizza, è spesso il primo dei sacrifici compiuti da chi deve perdere peso. Ma siamo sicuri che eliminare i carboidrati dalla dieta sia una scelta sicura? Se diminuire il consumo di carboidrati aiuta a spostare indietro l’ago della bilancia, tagliare di netto questi nutrienti rischia di lasciare l’organismo a corto di energia, oltre a creare diversi squilibri.

In realtà questi nutrienti, se consumati delle giuste quantità, sono indispensabili per mantenere un buono stato di salute e di forma fisica. I carboidrati servono al nostro organismo e sono importanti anche quando si vuole dimagrire. Essi infatti svolgono importanti funzioni biologiche: una volta assunti, digeriti e assorbiti, si accumulano sotto forma di glicogeno in fegato e muscoli, costituendo una riserva energetica di rapida utilizzazione nelle ore notturne o fra un pasto e l’altro.

Altro motivo per non rinunciare ai carboidrati è il fatto che questi garantiscono forza al nostro organismo. Essi danno energia in particolare al nostro cervello e, di conseguenza quando essi mancano, aumenta la sensazione di stanchezza.

In più, l’assenza di carboidrati può far aumentare il senso di fame, portandoci a consumare una maggior quantità di grassi. I grassi però sono più calorici dei carboidrati e il rischio è quindi quello di un surplus energetico con un conseguente aumento di peso.

Insomma, la riduzione dell’assunzione di carboidrati può essere sì , in casi particolari, un'opzione valida per migliorare la composizione corporea riducendo la massa grassa, ma questa condizione deve però essere mantenuta per un periodo limitato per evitare l’insorgere di eventuali disturbi o carenze.