Ormone della crescita: come funziona e come stimolare l’aumento della massa muscolare

Di Alex Pellacani

 

Ci sono delle cose che mi piacciono e che mi sono sempre piaciute: l’odore di certi libri, il rito del caffè in bar con la lettura del quotidiano o semplicemente alzare la tapparella e vedere una bella giornata di sole.

Tra questi “piaceri forti” c’è anche quello di ascoltare le famose “chiacchere da palestra o da spogliatoio”.

Divagazioni, spesso, pseudo scientifiche volte all’ardua ricerca del Sacro Graal dell’allenamento.

 

Argomentazioni fantasiose che vanno dall’esercizio che definisce i sempre amati addominali a quello che crea “il picco nei bicipiti”, sino alla famosa lista “massonica” degli esercizi per la massa e quelli per la definizione.

 

Il ruolo del GH nelle evidenze scientifiche

 

Argomentazioni sicuramente affascinanti, ma quello al quale fare riferimento è, come al solito, la Ricerca Scientifica.

 

Un numero ragguardevole di ricerche ha dimostrato una evidente correlazione, nella fase che segue la seduta di allenamento, di un aumento di ormoni anabolici dovuto ad un accumulo di metaboliti indotto dal lavoro con i sovraccarichi.

 

È noto che allenamenti caratterizzati da elevati stress metabolici portano nel post workout ad un innalzamento dell’ormone della crescita (Growth hormone).

 

Uno studio ha riportato un incremento molto al di sopra della norma, di GH durante un allenamento eseguito con il blocco circolatorio (B.F.R.) rispetto al medesimo workout realizzato però senza il blocco circolatorio.

 

Numerosi altri studi hanno conseguito gli stessi incrementi di GH post allenamento quando i medesimi protocolli di lavoro erano impiegati.

Tale accrescimento nel post work out è mediato da un accumulo di lattato o di idrogeno (H+).

 

Un dato estremamente interessante che è emerso, riguarda gli individui che non possiedono l’enzima miofosforilasi (responsabile di scomporre il glicogeno in glucosio 1-Fosfato e che quindi può essere utilizzato all’interno della cellula muscolare, portando di conseguenza alla produzione di lattato), i quali hanno una debole risposta post allenamento del GH.

Non va, inoltre, sottovalutato come l’accumulo di metaboliti abbassi il Ph con stimolo sul GH.

 

L’ormone della crescita: cosa è e a cosa serve

 

Come di consueto sorge spontanea una domanda: “Perché sopportare le pene dell’inferno per scatenare il rilascio di GH e a cosa serve?”

 

L’ormone della crescita, o ormone somatotropo, fa parte di una “super famiglia” di ormoni polipeptidi rilasciati dalla ghiandola ipofisaria.

 

Il GH possiede proprietà sia cataboliche che anaboliche: stimola la lipolisi, ma è anche in grado di permettere a livello cellulare l’assorbimento degli aminoacidi.

 

Ci sono evidenze scientifiche che manifestano un ruolo del GH endogeno sull’accrescimento della massa muscolare scheletrica, anche se la sua azione anabolica appare specifica nella sintesi di collagene piuttosto che nell’aumento delle proteine miofibrillari.

 

Dalle ricerche sarebbe emerso che l’influenza  esercitata dal GH sull’accrescimento del tessuto muscolare è principalmente dovuta a ad uno stimolo potenziato di IGF-1.

 

 

 

Quali tecniche di allenamento possiamo utilizzare?

 

Non abbiamo che l’imbarazzo della  scelta; si va dai super sets, ai tri-sets sino alle serie giganti, inoltre possiamo giocare con i tempi tensivi (T.U.T.) utilizzando magari una fase eccentrica di 5” o 6” per ripetizione.

 

Anche le tecniche delle burns o del down the rack, tanto care a Gironda e Larry Scott, possono senza ombra di dubbio regalare delle diaboliche soddisfazioni.

O più semplicemente “manipolando” il fattore densità, ovvero la quantità di lavoro svolta in un ben determinato periodo di tempo (Bompà 94 , Kurz 91), possiamo agire sulla densità in almeno 4 modi:

 

A- Mantenendo le ripetizioni e i carichi, ma eseguendo l’allenamento in minor tempo;

B- Aumentando le ripetizioni nello stesso allenante tempo di prima;

C- Aumentando il T.U.T. scalando però sui tempi di recupero, utilizzando gli stessi carichi di prima;

D- Continuando ad eseguire le stesse ripetizioni di prima però incrementano i carichi nello stesso tempo allenante.

 

Mi chiedono spesso se esiste la tecnica “elettiva” per stimolare appieno il GH.

La mia risposta, tutte le volte, è la seguente: “il corpo si adatta velocemente agli stimoli indotti dall’allenamento, quindi la cosa migliore da fare è quella di variare.

 

Albert Einstein disse: <<Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi!>>

Dimenticavo, ho allegato una scheda di allenamento che si basa sulla Densità. Magari provatela e poi fatemi sapere.

Ed ora …Scatenate l’Inferno !!