PRE WORKOUT: COME SCEGLIERLO?

Argomento “scottante”. Fino a 15 anni fa se aveste affermato di usare un pre workout sareste stati guardati in modo strano mentre oggi, lo si da quasi per scontato. Un metodo molto apprezzabile per vedere se un integratore funziona o meno sta nel controllare se la categoria a cui appartiene viene confermata nel tempo oppure, se ha una vita breve come la pubblicità che lo propone. Ebbene i pre workout sono fra le top ten di vendita, declinati in tantissime forme e formule. La differenza sulle forme: liquidi, compresse, capsule… possono essere legate alla velocità di entrata in circolo o al gradimento dell’utente, che può trovarsi più a suo agio con una forma rispetto all’altra. 

 

I PRE WORKOUT 

Tra i principali pre workout troviamo i mitici BCAA, il loro uso prima di una prestazione ha uno scopo pro energetico e antagonizzando i carrier del triptofano, aumentano la concentrazione. Analoga motivazione la troviamo per un altro pre WKT storico che è la glutammina, AA efficace per dare il sostegno alla concentrazione e all’idratazione intra cellulare. Il pre WKT per antonomasia è sempre stato rappresentato da una ricca dose di carboidrati (a volte si ricorreva al miele, senza badare troppo a sbalzi glicemici), ma se vogliamo dare uno sguardo indietro una molecola è stata usata prima di una prestazione fin dalla notte dei tempi, il classico buon caffè, trasformato poi con il passare del tempo in caffeina pura. Stimolante sia nervoso che muscolare predisponente alla performance migliorando anche la resistenza. 

Com’è possibile vedere già da queste prime righe possiamo avere una indicazione sulle molecole storicamente più utilizzate e che hanno tutte dimostrato una loro efficacia. A queste, nel tempo, si è poi aggiunta la creatina, molecola con azione sia tampone che energetica, con effetto provato e funzionante sia in acuto che in cronico. L’azione tampone, contro gli effetti dell’acido lattico, della creatina è nulla confronto a quella che si ottiene mettendo in campo della beta alanina (o meglio della carnosina di cui la beta alanina è un precursore).

Consideriamo però la vera nascita dei pre WKT, intesi come miscele strutturate, con l’intuizione dell’ossido nitrico (ON) che può essere un importante fattore per stimolare la capillarizzazione e quindi sia il “pompaggio” muscolare che il massiccio apporto di sangue e nutrimenti ai muscoli. In catena a questa intuizione arriva quindi l’uso dell’arginina. Si sapeva da tempo che l’arginina avesse un’azione positiva sull’ON ma, in modo particolare, l’AKG dimostra di avere un effetto stimolante molto maggiore della semplice l-arginina. Si iniziano quindi a miscelare fra loro le molecole di cui sopra alla ricerca delle proporzioni migliori. Da alcuni anni è emerso anche un altro AA con eccellente stimolo all’ON, sinergico all’AKG, si tratta della citrullina.

A questo punto le molecole che hanno un “significato” nel momento pre allenamento diventano:

  • BCAA
  • GLUTAMMINA
  • CARBOIDRATI (glucosio, maltodestrine, fruttosio, carbo ad alto peso molecolare)
  • CAFFEINA
  • CREATINA
  • BETA ALANINA (carnosina)
  • AKG
  • CITRULLINA

 

COME SCEGLIERE UN PRE WORKOUT? 

Come ci si può districare? Direi che la prima domanda da porsi riguarda l’obiettivo per cui si assume il pre WKT. Occorre fare una distinzione fra “prestazionale” e “ipertrofizzante”.

Per meglio capire: se l’obiettivo è aumentare la pura prestazione, magari inibendo la produzione di acido lattico, la presenza di molecole come la creatina e soprattutto beta alanina (carnosina) sarebbe assolutamente indicata, ma se la meta è l’ipertrofia qualche dubbio potrebbe venire. Infatti, l’acido lattico è uno dei fattori predisponenti alla crescita muscolare, vero che si avrebbe il vantaggio di potere sviluppare allenamenti più spinti sul volume di lavoro, ma il “dubbio” è perlomeno lecito. 

Quindi lo “zoccolo duro” a cui non si può rinunciare è composto dal binomio AKG e CITRULLINA. Ci sono atleti che si concentrano solo sullo stimolo dell’ON e usano come pre WKT solo AKG e citrullina utilizzati come molecole singole.

Poi al posto dei BCAA nel pre WKT appare molto più potente ed efficace la presenza di HMB. La parte di stimolo nervoso e metabolico viene ben rappresentato dalla CAFFEINA che può essere ampiamente affiancato e amplificato dalla presenza di TEOBROMINA e SINEFRINA (da CITRUS). Una così generosa dose di molecole ad azione di attivazione del sistema nervoso simpatico pro andrenergico favorisce un’azione lipolitica unendo così l’azione classica del pre WKT anche quella spiccatamente metabolica. Se il fine è questo ovvio che la presenza di molecole come la CARNITINA, la BERBERINA, la SCHISANDRA ne aumentano l’effetto orientato verso questo obiettivo. 

 

PRE WORKOUT E DIMAGRIMENTO 

Nel contesto del dimagrimento ci possono poi essere dei pre WKT specifici che però sfruttano l’azione lipolitica di complessi fitoterapici (forskolina,  the verde, lampone, gymnea…) senza neppure l’aggiunta di aminoacidi; rimane però la libera scelta (condivisibile) che, anche quando non si vogliono stimolanti nervosi, si possano aggiungere dell’AKG e/o CITRULLINA a parte in modo singolo. 

Alla luce di queste considerazioni anche altre molecole (come la creatina e la glutammina) possono essere aggiunte a parte e potrebbero addirittura avere più senso usate dopo la seduta di allenamento anziché prima. Analoga valutazione andrebbe fatta per i carboidrati, una famiglia che, soprattutto prima di un allenamento, ha fra gli sportivi grandi detrattori e grandi sostenitori; a maggior ragione sarebbe giusto che ogni atleta potesse valutare il tipo e il quantitativo di carboidrati che desidera. Ovvio che zuccheri come il SUPER STARCH hanno caratteristiche specificatamente tecniche, sia come tempistica di entrata in circolo che di cessione dell’energia nel tempo. 

Questa breve carrellata vuole cercare di fare capire come la scelta del pre WKT debba partire dalle esigenze del singolo e da cosa ci si aspetta (solo stimolo ON, solo azione su ON, azione tampone, aumento azione lipolitica); in base a queste domande si può trovare nel listino NET quello che più si adatta alle esigenze (anche legato al tipo di sport).